Mia madre di 84 anni è affetta da tante patologie invalidanti al punto di non avere più alcuna autonomia fisica ne lucidità mentale, poichè affetta anche da grave encefalopatia ischemica, bisognosa quindi di un’assistenza permanente, (già usufruente dell’accompagnamento), nella richiesta di Handicap legge 104/92 le è stato riconosciuto art 1 comma 1, cioè handicap non grave. E’ stato forse il fatto di avere una badante che ha precluso il riconoscimento del comma 3? Ritenete corretta la valutazione della commissione medica? E se si sapete dirmi a che cosa corrisponde l’handicap grave, se non è la condizione in cui versa mia madre?

In merito al giudizio della commissione medica riguardo le condizioni fisiche e mentali di sua madre non possiamo darle una risposta adeguata in quanto non siamo competenti in materia;in base alle informazioni da lei fornite non riteniamo che il fatto di avere una badante possa aver precluso il riconoscimento dell’handicap grave da parte della stessa commissione. L’handicap viene definito grave “Qualora la minorazione, singola o plurima, abbia ridotto l’autonomia personale, correlata all’età, in modo da rendere necessario un intervento assistenziale permanente, continuativo e globale nella sfera individuale o in quella di relazione, la situazione assume connotazione di gravità”,ai sensi dell’art. 3 ,comma 3 della L. 104/1992. Sempre in base alle informazioni da lei inviateci, e posto il fatto che non abbiamo le competenze mediche scientifiche adeguate, non possiamo dirle se la condizione in cui versa sua madre sia compatibile con l’handicap grave. Per questi motivi riteniamo di consigliarle di provare a rifare la visita presso la commissione medica ASL del suo territorio, in modo da assicurarsi, in questo modo, se sua madre ha subito un aggravamento o meno della patologia.

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