Toscana: fondi per la non autosufficienza e la Vita Indipendente per il 2018

202 milioni per coprire le quote sanitarie nelle RSA e nei centri diurni, quasi 55 milioni per i sevizi domiciliari di persone non autosufficienti anziane e non, 9 milioni per la continuità dei progetti di Vita Indipendente delle persone con grave disabilità: è questa, in strema sintesi, la tripartizione Fondo regionale per la non autosufficienza approvato dalla Giunta Regionale Toscana a fine 2017… e chi era fuori dai progetti di Vita Indipendente continuerà a rimanere fuori per il quinto anno consecutivo.

 

Sono sostanzialmente tre le aree di intervento finanziate attraverso il Fondo regionale per la non autosufficienza approvato dalla Giunta Regionale Toscana con la Delibera n.1369 del 4 dicembre 2017. I 265.878.675 di euro sono così ripartiti:

54.878.675 euro sono destinati a garantire l’estensione dei servizi domiciliari alla popolazione in condizioni di disabilità e di non autosufficienza di età superiore ai 65 anni, ed almeno il 7% per il sostegno al sistema integrato a favore delle persone non autosufficienti di età inferiore ai 65 (il cui riparto alle diverse Zone Distretto/Società della Salute è esplicitato nell’Allegato 1 della Delibera in questione).

9.000.000 euro per la continuità dei progetti di Vita Indipendente delle persone con grave disabilità (ed anche in questo caso il riparto è contenuto nell’Allegato 1 della Delibera).

202.000.000 euro sono assegnate alle ASL per coprire le quote sanitarie nelle RSA (residenze sanitarie assistite) e nei centri diurni (il cui riparto è contenuto nell’Allegato 2 della Delibera). Dei 14.285 posti letto attualmente disponibili, una quota non superiore al 10% (pari a 1450 posti letto) sarà destinato alla sperimentazione del modulo BIA (Bassa Intensità Assistenziale in RSA, di cui alla Delibera della Giunta Regionale n. 312 del 27 marzo 2017).

Qualche osservazione critica: se è positivo ed apprezzabile che la Regione Toscana garantisca continuità ai progetti di Vita Indipendente delle persone con grave disabilità in essere, notiamo con sconcerto che la somma di 9 milioni di euro destinata a tale scopo è rimasta invariata da cinque annualità (2014-2018), impedendo di fatto l’accesso di nuovi utenti alla prestazione (salvo il subentro in caso di decesso/rinuncia o trasferimento ad altra regione di qualcuno dei beneficiari). Sono diversi anni che segnaliamo questa criticità, ma questa viene sistematicamente ignorata. La segnaliamo per l’ennesima volta, perché crediamo che la continuità assistenziale vada salvaguardata al pari della possibilità per le persone con disabilità nelle stesse condizioni di accedere alle stesse prestazioni, e l’unico modo per garantire entrambe le istanze è aumentare il fondo per la Vita Indipendente (intesa come assistenza personale autogestita). Infatti, per garantire l’accesso ai servizi essenziali – tali sono i progetti per la Vita Indipendente – in condizioni di uguaglianza a chiunque possieda i requisiti per accedervi, non sempre basta non tagliare i fondi, talvolta (ed è questo il caso) occorre incrementarli. Infine, per avere qualche termine di paragone, possiamo provare a guardarci un po’ intorno: la Sardegna, ad esempio, ha confermato per il 2018 un finanziamento di 100 milioni di euro per i piani personalizzati (Piani personalizzati: la Sardegna continua ad essere “modello”, «Superando.it», 14 dicembre 2017) … anche questa è una conferma, ma ha un altro sapore.

Simona Lancioni
Responsabile del centro Informare un’h di Peccioli (PI)

 

Riferimenti normativi:

Delibera della Giunta Regionale Toscana n.1369 del 4 dicembre 2017, L.R. 66/2008 “Istituzione del Fondo regionale per la non autosufficienza”. Anno 2018: riparto alle zone distretto del Fondo per la Non Autosufficienza, delle risorse per i progetti di Vita Indipendente e assegnazione alle Aziende UU.SS.LL. dei fondi per le quote sanitarie per RSA e Centri Diurni. Allegato 1 e Allegato 2.

Riguardo ai progetti di Vita Indipendente, segnaliamo che il testo normativo che ne disciplina il funzionamento rimane l’Atto di indirizzo entrato in vigore il 1 gennaio 2016:
Delibera della Giunta Regionale Toscana del 29 dicembre 2015, n. 1329, Approvazione nuovo “Atto di indirizzo per la predisposizione dei progetti di Vita Indipendente”. Revoca Delibere n. 146 del 27 febbraio 2012 e n. 68 del 4 febbraio 2013. Assegnazione risorse annualità 2016. Allegato A (Atto di indirizzo), Allegato B (riparto fondi).

 

Vedi anche:

Simona Lancioni, Toscana: nuovo Atto d’indirizzo per i progetti di Vita Indipendente, «Informare un’h», 6 gennaio 2016 (ultimo aggiornamento: 15 febbraio 2016).

Sezione del centro Informare un’h in tema di «Vita indipendente (assistenza autogestita) e “dopo di noi”».

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