Vita indipendente

 

Vita Indipendente è il progetto regionale nato per garantire a persone con disabilità grave la possibilità di vivere in casa propria, senza dover ricorrere alle strutture protette e di avere condizioni di vita con importanti margini di autonomia.

Il progetto, avviato come fase sperimentale nel 2004 in 5 Zone socio-sanitarie, dal 2012 è esteso a tutte le 34 zone distretto.

Destinatari sono persone disabili capaci di esprimere la propria volontà, con età superiore ai 18 anni e in possesso della certificazione di gravità (legge 104 del 1992) che intendono realizzare il proprio progetto di vita individuale.

I beneficiari del progetto, potendo scegliere tra i servizi necessari a migliorare la propria autonomia, finalizzata a specifici percorsi di studio, di formazione e di inserimento socio-lavorativo, e assumere autonomamente l’assistente personale, nonché acquisire le tecnologie domotiche per l’allestimento e la fruizione dell’ambiente domestico e lavorativo, hanno l’opportunità di decidere in prima persona l’agire quotidiano che va dalla cura della persona, alla mobilità in casa e a lavoro sino a tutte quelle azioni volte a garantire l’autonomia e l’integrazione sociale.

I richiedenti vengono valutati da un’apposita Unità di Valutazione Multidisciplinare. La stessa inoltre verifica l’appropriatezza e la congruità del progetto presentato. Successivamente le zone distretto/Società della Salute, in base alle condizioni, erogano un assegno mensile che varia da 800 a 1.800 euro.

Alcuni dati sul progetto “Vita indipendente”
Nel 2012, quando il progetto è entrato a regime, sono stati erogati contributi a circa 600 persone, passate poi a circa 800 nel 2014. Sempre nel 2014 il contributo medio mensile erogato ha superato di poco i 1.000 euro e l’età media dei beneficiari si è attestata sui 46 anni. Il finanziamento regionale a Vita Indipendente, dai 2 milioni del 2009 è salito a 5,2 nel 2011, quindi a 7 milioni nel 2013 (con un altro milione, ad integrazione, stanziato nel corso dell’anno 2015) per arrivare ai 9 milioni nel 2015, che verranno messi a disposizione anche per il 2016.

Cosa fare per accedere al servizio:
Per informazioni sul progetto e per presentare le domande nell’arco dell’anno solare è possibile rivolgersi alle Società della Salute presenti sul territorio o alle direzioni delle Zone distretto AUSL anche attraverso i Punti Insieme dislocati su tutto il territorio regionale.

Riferimenti normativi:

  • Delibera della Giunta regionale n.1329/2015 – Approvazione nuovo “Atto di indirizzo per la predisposizione dei progetti di Vita Indipendente”. Revoca Delibere n.146 del 27 febbraio 2012 e n.68 del 4 febbraio 2013. Assegnazione risorse annualità 2016.