In età prescolare (3-5 anni)
Presenza di un disturbo specifico del linguaggio, soprattutto se questo persiste dopo il compimento del quarto anno di età.
Non ricordare le elencazioni (nomi, cose, numeri…), specie se in sequenza.
Difficoltà nel riconoscere e/o imparare rime o parole con assonanze.
Difficoltà nell’apprendimento dei numeri, dei giorni della settimana, dei colori e delle forme.
1° ciclo scuola primaria (5-7 anni)
Si riscontrano segni importanti di discrepanza tra le competenze cognitive generali e l’apprendimento della lettura e della scrittura.
Si riscontrano difficoltà nel separare la parola in suoni e dai suoni ricostruire la parola.
La comprensione è migliore quando ascolta qualcuno che legge rispetto a quando è lo stesso bambino a leggere.
Si riscontrano difficoltà a copiare o a riassumere correttamente.
Si riscontrano difficoltà nell’indicare la destra, la sinistra, l’ordine dei giorni della settimana, dei mesi, etc.
Il bambino può essere capace di contare bene, ma ha difficoltà a contare gli oggetti.
La scrittura è talvolta illeggibile.
Difficoltà nel leggere l’ora in un orologio con le lancette.
2° ciclo scuola primaria (7-12 anni)
Nella lettura, la poca accuratezza, la velocità e la scorrevolezza pregiudicano la comprensione.
L’ortografia è inappropriata all’età.
Cerca delle scuse per non leggere.
Difficoltà o impossibilità di apprendere le tabelline.
Difficoltà ad organizzarsi nell’uso del diario scolastico.
Il bambino ha poca autostima e sicurezza di sé.
Oltre i 12 anni
Continua a leggere lentamente.
Continua ad avere difficoltà nello spelling.
Ha migliori competenze orali che scritte.
Ha difficoltà a riassumere, a sintetizzare.
Ha più difficoltà nelle materie letterarie.
In classe disturba, oppure fa il buffone, oppure è troppo calmo.
A cura della dott.ssa Marta Sousa, psicologa dello sviluppo e dell’educazione
Ultimo aggiornamento: 29.10.2013