Con la Delibera della Giunta Regionale Toscana n. 14 del 13 gennaio 2014, “Progetti di Vita Indipendente: assegnazione e prenotazione risorse finanziarie annualità 2014”, sono state definite le disposizioni per il finanziamento e la gestione dei progetti per la Vita Indipendente delle persone con disabilità residenti in Toscana.
L’atto ha disposto di destinare ai progetti di Vita Indipendente per l’anno 2014 la somma di 9 milioni di euro. Tale somma è assegnata alle Zone Distretto della Toscana, secondo la ripartizione indicata nell’Allegato A) della delibera stessa.
Per garantire la continuità del percorso intrapreso dalla persona disabile verso il conseguimento di obiettivi di Vita Indipendente, la Giunta Regionale ha disposto di prorogare i progetti già in essere sino al 31 dicembre 2014. Mentre la riapertura del Bando 2014 da parte delle Zone Distretto, relativamente alle risorse disponibili, dovrebbe consentire il finanziamento di nuovi e ulteriori progetti.
Rimane invece invariata la disciplina definita nell’“Atto di indirizzo per la predisposizione dei Progetti di Vita Indipendente attivati mediante l’assunzione di assistente/i personale/i” (come modificato dalla Delibera della Giunta Regionale della Toscana del 4 febbraio 2013, n. 68).
Desta invece apprensione tra le persone con disabilità l’intenzione della Giunta Regionale (espressa nell’articolo 5 della delibera) di procedere ad una revisione delle modalità d’accesso ai progetti di Vita Indipendente tesa a recepire la nuova disciplina dell’ISEE (Indicatore della situazione economica equivalente) prevista dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 3 dicembre 2013, che ha approvato il “Regolamento concernente la revisione delle modalità di determinazione e i campi di applicazione dell’Indicatore della situazione economica equivalente (ISEE)”, ed è tutt’ora in fase di perfezionamento. A tal proposito va ricordato che l’articolo 47, comma 3, della Legge Regionale Toscana 41/2005 (comma interpretato dall’articolo 28, comma 1, della Legge Regionale 29 giugno 2011, n. 25), dichiara espressamente che “le persone portatrici di disabilità grave, riconosciute ai sensi dell’articolo 3, comma 3, della l. 104/1992, sono esentate dalla presentazione della dichiarazione ISEE per l’accesso agli interventi finalizzati a compensare la condizione di disabilità.” Un orientamento ribadito anche dal art. 108 , comma 6, della Legge Regionale 66/2011, che sottolinea: “rimangono esentati dalla valutazione ISEE le persone facenti parte dei progetti di vita indipendente.”
Breve sintesi della disciplina dei progetti di Vita Indipendente delle persone con disabilità
Chi può fare la domanda?
Persone:
– in possesso della certificazione di handicap in stato gravità ai sensi dell’art. 3 comma 3 della legge n. 104/92;
– di età compresa fra 18 ed i 65 anni;
– dotate della capacità di esprimere direttamente, o attraverso un amministratore di sostegno, la propria volontà.
I progetti dovranno rientrare nei seguenti ambiti di attività:
– cura della persona: alzarsi, lavarsi, vestirsi, mangiare, ecc.;
– assistenza personale: nelle attività domestiche, sul lavoro, per lo studio, ecc.;
– interventi per l’accessibilità e la mobilità: spostamenti, commissioni, uscite, ecc.
Cosa vuol dire assistenza autogestita?
Vuol dire che la persona con disabilità sceglie e assume direttamente, con regolari rapporti di lavoro, il/i proprio/i assistente/i, ne concorda direttamente mansioni, orari e retribuzione e ne rendiconta, su richiesta, la spesa sostenuta a questo titolo.
Presentazione delle domande e valutazione dei progetti
Le domande vanno presentate, su apposita modulistica, presso la Società della Società della Zona Distretto in cui risiede la persona con disabilità. I progetti presentati saranno valutati da un’Unità di Valutazione Multidisciplinare (UVM).
Contributi mensili
L’intervento consiste nell’assegnazione di un contributo mensile, il cui importo viene stabilito con riferimento agli obiettivi, alle azioni definite nel singolo progetto ed alle risorse rese disponibili dalla Regione, a partire da € 800,00 fino alla misura massima di € 1.800,00 mensili.
Riferimenti normativi:
Delibera della Delibera della Giunta Regionale Toscana del 13 gennaio 2014, n. 14, “Progetti di Vita Indipendente: assegnazione e prenotazione risorse finanziarie annualità 2014.”, Allegato A)
Delibera della Giunta Regionale della Toscana del 4 febbraio 2013, n. 68, “Vita Indipendente: modifiche all’“Atto di indirizzo per la predisposizione dei Progetti di Vita Indipendente attivati mediante l’assunzione di assistente/i personale/i” e assegnazione e prenotazione risorse finanziarie annualità 2013.”
Legge Regionale Toscana del 29 giugno 2011, n. 25, “Modifiche alla legge regionale 29 dicembre 2010, n. 65 (Legge finanziaria per l’anno 2011). Modifiche alle leggi regionali 42/1998, 41/2005, 35/2006 e 55/2010” (si veda in particolare l’articolo 28, comma 1).
Legge Regionale Toscana del 27 dicembre 2011, n. 66, “Legge finanziaria per l’anno 2012” (si veda in particolare l’articolo 108, comma 6).
Legge Regionale Toscana del 24 febbraio 2005, n. 41, “Sistema integrato di interventi e servizi per la tutela dei diritti di cittadinanza sociale” (si vedano in particolare gli articoli 47 e 55)
Simona Lancioni
Responsabile del centro Informare un’H di Peccioli (PI)
Ultimo aggiornamento: 28.01.2014