Sono quelle approvate con una recente Delibera della Regione Toscana, che, di fatto, recepiscono le indicazioni ministeriali in materia di definizione della disabilità gravissima. Contestualmente è stato approvato anche il riparto alle diverse Zone Distretto delle risorse statali assegnate, pari a 14 milioni di euro.
Con la Delibera della Giunta Regionale Toscana n. 664, approvata il 19 giugno scorso, l’amministrazione regionale ha approvato le “Nuove linee di indirizzo per l’utilizzo delle risorse del Fondo per le non autosufficienze destinato alle disabilità gravissime”, che recepiscono le indicazioni ministeriali in materia di definizione della disabilità gravissima (Allegato A); lo stesso atto ha inoltre ripartito alle diverse Zone Distretto le risorse statali assegnate, pari a 14 milioni di euro (Allegato B). Si tratta di fondi ministeriali relativi all’anno 2015 (pari a 7,2 milioni di euro) e all’anno 2016 (6,8 milioni) che vanno a sommarsi ai fondi già ripartiti dalla Regione per la SLA (sclerosi laterale amiotrofica): 7 milioni di euro (circa 3,8 per il 2016 e 4,2 per il 2017).
Sono definite persone in condizione di disabilità gravissima quelle beneficiarie dell’indennità di accompagnamento e per le quali sussista almeno una delle condizioni espressamente considerate nel dettato normativo:
– coma, stato vegetativo (SV) oppure di stato di minima coscienza;
– dipendenza da ventilazione meccanica assistita o non invasiva continuativa;
– grave o gravissimo stato di demenza;
– lesioni spinali del livello specificato;
– gravissima compromissione motoria da patologia neurologica o muscolare;
– deprivazione sensoriale complessa;
– gravissima disabilità comportamentale dello spettro autistico;
– diagnosi di ritardo mentale grave o profondo;
– ogni condizione di dipendenza vitale che necessiti di assistenza continuativa e monitoraggio nelle 24 ore, sette giorni su sette, per bisogni complessi derivanti dalle gravi condizioni psicofisiche.
Obiettivo primario dell’intervento «è quello di dare un sostegno alla permanenza al domicilio della persona con disabilità gravissima, laddove possibile, garantendo risposte eque e omogenee sul territorio regionale, migliorare la qualità di vita promuovendo un percorso di presa in carico globale, centrato sulla persona e sui familiari.»
La presa in carico della persona con disabilità gravissima è effettuata dalle equipe valutative multidisciplinari delle zone distretto/Società della Salute, integrate dalle figure professionali (medici specialisti) competenti per patologia nei singoli casi. L’equipe valutativa, integrata dallo specialista ritenuto necessario, ai fini dell’accesso al Fondo per le disabilità gravissime, valuta le condizioni cliniche e il bisogno della persona e, tenuto conto delle risorse disponibili, definisce il Progetto Assistenziale Personalizzato (PAP).
Rispetto alla tipologia di interventi la Delibera specifica che «per le persone che si trovano nelle condizioni di disabilità gravissima è prevista l’erogazione di un contributo economico in relazione alla definizione di un progetto per la permanenza al proprio domicilio, finalizzato all’assunzione di un assistente personale. Il contributo economico è da intendersi nei termini di assegno di cura quando finalizzato a sostenere le funzioni assistenziali dei genitori che si assumono in proprio l’onere dell’assistenza alla persona di minore età con disabilità gravissima. Gli interventi economici previsti non sono sostitutivi o compensativi, ma aggiuntivi e complementari agli accessi a domicilio di personale sanitario (medici specialisti, terapisti, infermieri, OSS) e non sono compatibili con altri contributi economici erogati con le medesime finalità di sostegno alla permanenza al domicilio della persona con disabilità gravissima.»
In relazione al livello di complessità assistenziale è prevista l’erogazione di un contributo economico mensile che varia da un minimo di 700 ad un massimo di 1.000 euro. È prevista una soglia di reddito pari ad un valore dell’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) per le prestazioni agevolate di natura socio-sanitaria non superiore a 60.000 euro.
È riconosciuta alle zone distretto e alle Società della Salute la possibilità di utilizzare una percentuale non superiore al 10% delle risorse assegnate, per dare continuità a progettualità già avviate e finalizzate a evitare o a differire l’istituzionalizzazione e favorire la domiciliarità delle persone con gravissime disabilità, nell’ottica di un miglioramento della qualità della vita delle stesse. Rimangono vigenti i criteri e le modalità di accesso alle azioni di sostegno alla domiciliarità per le persone affette da SLA già disciplinati con precedenti atti regionali.
Simona Lancioni
Responsabile del centro Informare un’h di Peccioli (PI)
Riferimenti normativi:
Delibera della Giunta Regionale Toscana n. 664 del 19 giugno 2017, “Decreto Ministeriale 26 settembre 2016 “Fondo nazionale per le non autosufficienze – annualità 2016″. Approvazione nuove Linee di indirizzo per l’utilizzo del FNA destinato alle disabilità gravissime e assegnazione risorse”. Allegato A e Allegato B.