Le risposte fornite all’AVI Toscana (Associazione Vita Indipendente) da alcuni rappresentanti istituzionali della propria Regione, a partire dall’assessora Saccardi, hanno indotto l’Associazione a sospendere il presidio di protesta attuato presso la sede di Firenze della Presidenza Regionale, iniziativa ritenuta motivata dalla necessità di aumentare le risorse per la vita indipendente delle persone con disabilità grave, ritenute del tutto insufficienti. Il tutto in attesa di vedere se gli impegni espressi verranno mantenuti, in vista di un nuovo incontro nel giro di una decina di giorni.
Aumentare le risorse per la vita indipendente delle persone con disabilità grave, ritenute del tutto insufficienti: con questa motivazione, come avevamo segnalato anche sulle nostre pagine, l’AVI Toscana (Associazione Vita Indipendente) aveva dato vita ieri, 15 giugno, a un presidio di protesta presso la sede di Firenze della Presidenza della Regione Toscana.
A seguito di tale iniziativa, le persone con disabilità sono state ricevute da Stefania Saccardi, assessora regionale al Diritto alla Salute, al Welfare, all’Integrazione Socio-Sanitaria e allo Sport, alla presenza anche di Ledo Gori, capo ufficio di gabinetto della Presidenza Regionale e a Barbara Trambusti, responsabile del settore delle Politiche per l’Integrazione Socio-Sanitaria.
Come riferisce la stessa AVI Toscana, «gli interlocutori istituzionali hanno informato che molto presto arriveranno da varie fonti 3 milioni di euro, destinati appunto dalla Regione alla vita indipendente, ciò che secondo Saccardi consentirà in breve tempo di smaltire in parte le liste d’attesa di trecento persone in breve tempo con una procedura semplificata. Inoltre, è stato espresso l’impegno a sollecitare l’intervento dei Comuni per ulteriori necessità specifiche. Sulle varie istanze espresse, infine, sono stati preannunciati una risposta e un incontro nel giro di una decina di giorni. Di conseguenza, abbiamo deciso di sospendere il presidio». (S.B.)
Fonte: superando.it
Link: https://www.superando.it/2020/06/16/sospeso-in-toscana-il-presidio-delle-persone-condisabilita-grave/