Invariati, rispetto allo scorso anno, gli importi stanziati dalla Regione Toscana per il 2019 per il Fondo per la Non Autosufficienza, i progetti di Vita Indipendente delle persone con grave disabilità, e le quote sanitarie per l’inserimento di persone anziane ultrasessantacinquenni non autosufficienti nelle residenze sanitarie assistenziali e nei centri diurni. Introdotta una lieve modifica all’Atto d’indirizzo per la predisposizione dei progetti di Vita Indipendente, senza, tuttavia, che siano ammessi nuovi accessi agli stessi. Per il sesto anno consecutivo non è previsto alcun incremento delle risorse destinate a tale servizio. Chiediamo con forza che la Regione si disponga a sanare quanto prima questa situazione.
Con la Delibera della Giunta Regionale n. 1472 del 17 dicembre 2018 la Regione Toscana ha provveduto a definire lo stanziamento per l’anno 2019, ed il relativo riparto alle Zone Distretto del Fondo per la Non Autosufficienza e delle risorse per i progetti di Vita Indipendente delle persone con disabilità (Allegato 1), lasciando invariati gli importi rispetto all’anno precedente; a fornire indicazioni alle ASL per l’erogazione delle quote sanitarie per RSA (residenze sanitarie assistenziali) e centri diurni; a introdurre una lieve modifica all’Atto d’indirizzo per la predisposizione dei progetti di Vita Indipendente (Allegato 2); a stabilire che gli interventi di adattamento domestico per l’autonomia personale possano essere finanziati con il Fondo regionale per la non autosufficienza. Vediamo i dettagli.
Importi degli stanziamenti e criticità riscontrate
202.000.000 euro sono messi a disposizione delle ASL per l’inserimento di persone anziane ultrasessantacinquenni non autosufficienti, in possesso di PAP (progetto assistenziale personalizzato), e previa valutazione dell’UVM (Unità di Valutazione Multidisciplinare), in residenze sanitarie assistenziali e centri diurni;
54.878.675 euro sono stati destinati ai servizi domiciliari per persone in condizioni di disabilità e di non autosufficienza per lo più anziane, col vincolo che una percentuale compresa tra il 7% e il 20% venga destinato a finanziare interventi a favore di persone non autosufficienti di età inferiore ai 65 anni;
9.000.000 euro servono per garantire continuità ai progetti di Vita Indipendente delle persone con grave disabilità già in essere.
In merito a quest’ultimo importo è necessario evidenziare una seria criticità omessa nella Delibera. La Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti delle persone con disabilità (ratificata dall’Italia con la Legge 18/2009) insiste molto sul principio di autodeterminazione delle persone con disabilità. Autodeterminazione che si concretizza anche nel poter scegliere tra diversi servizi rivolti alle persone con disabilità quello più adatto alle proprie esigenze. Stiamo parlando della stessa Convenzione alla quale si ispira l’Atto d’indirizzo per la predisposizione dei progetti di Vita Indipendente (intesa come assistenza personale autogestita) della Regione Toscana; Atto richiamato anche nella Delibera della quale trattiamo. Ebbene, sono ben sei anni (dal 2014 al 2019) che l’importo del finanziamento destinato ai progetti di Vita Indipendente è rimasto invariato, precludendo nei fatti che ulteriori persone con disabilità grave in possesso dei requisiti richiesti possano accedere a questo tipo di modalità di erogazione del servizio, e negando loro la libertà di scelta necessaria affinché possano autodeterminarsi. Sei anni senza poter decidere da chi farsi aiutare, da chi farsi mettere le mani addosso, sono davvero tantissimi. Chiediamo con forza che la Regione si disponga a sanare quanto prima questa situazione che tradisce proprio i principi ai quali la stessa Regione dice richiamarsi. Gli stessi principi che, a ben guardare, definiscono la linea di demarcazione tra il rispetto dei diritti umani e la loro negazione.
Modifica all’Atto d’indirizzo per la predisposizione dei progetti di Vita Indipendente
Ricordiamo che l’ultimo “Atto di indirizzo per la predisposizione dei progetti di Vita Indipendente” era stato approvato con la Delibera della Giunta Regionale Toscana del 29 dicembre 2015, n. 1329 (si veda in specifico l’Allegato A). Ebbene, la Delibera 1472/2018 (Allegato 2) ha parzialmente modificato il secondo capoverso del paragrafo intitolato “L’intervento con assistente/i personale/i”, introducendo tra i soggetti ammessi per l’individuazione degli assistenti personali da parte delle persone con disabilità anche le agenzie per il lavoro. Il testo risulta modificato come segue:
“Per l’individuazione dell’assistente personale la persona con disabilità può ricorrere a:
· personale privato, con regolare rapporto di lavoro, scelto da lei stessa;
· personale di cooperative sociali o di associazioni accreditate/convenzionate con l’Azienda USL o con l’amministrazione Comunale, con il quale la persona intrattiene un rapporto contrattuale diretto;
· agenzie per il lavoro autorizzate alla somministrazione, selezione e intermediazione di lavoro (nel qual caso la spesa ammissibile riguarda esclusivamente il costo del lavoro dell’assistente personale in somministrazione)”.
Rimangono invariate tutte le altre disposizioni (si veda, a tal proposito, l’approfondimento pubblicato a suo tempo).
Contributo finalizzato all’adattamento domestico per l’autonomia personale
La Delibera della Giunta Regionale Toscana n. 1446 del 17 dicembre 2018 ha stabilito che il contributo economico per il sostegno alla realizzazione degli interventi di adattamento domestico è coerente e assimilabile alle prestazioni erogate dalle zone distretto e dalle Società della Salute in riferimento al Fondo regionale per la non autosufficienza (di cui alla Legge Regionale 66/2008). La qual cosa ha permesso alla Regione di stabilire che le UVM in sede di valutazione del bisogno possano concedere, all’interno delle prestazioni erogate con il Fondo per la non autosufficienza, un contributo finalizzato all’adattamento domestico per l’autonomia personale.
Simona Lancioni
responsabile del centro Informare un’h di Peccioli (PI)
Riferimenti normativi:
Delibera della Giunta Regionale del 17 dicembre 2018, n. 1472, “L.R. 66/2008 “Istituzione del Fondo regionale per la non autosufficienza”. Anno 2019: riparto alle zone distretto del Fondo per la Non Autosufficienza e delle risorse per i progetti di Vita Indipendente, indicazioni alle Aziende UU.SS.LL. per l’erogazione delle quote sanitarie per RSA e Centri Diurni. Modifica dell’allegato A) alla DGR n. 1329/2015”. Allegato 1 (riparto Fondo), Allegato 2 (Atto d’indirizzo).
Delibera della Giunta Regionale Toscana del 17 dicembre 2018, n. 1446, “Autonomia delle persone con disabilità: interventi di adattamento domestico per il sostegno della domiciliarità. Assegnazione risorse all’Azienda USL Toscana Centro per messa a disposizione di personale esperto di accessibilità”.
Delibera della Giunta Regionale Toscana del 29 dicembre 2015, n. 1329, “Approvazione nuovo “Atto di indirizzo per la predisposizione dei progetti di Vita Indipendente”. Revoca Delibere n. 146 del 27 febbraio 2012 e n. 68 del 4 febbraio 2013. Assegnazione risorse annualità 2016”. Allegato A (Atto di indirizzo), Allegato B (riparto fondi). Nota bene: l’Atto d’indirizzo di cui all’Allegato A è stato modificato dalla Delibera della Giunta Regionale n. 1472 del 17 dicembre 2018 (si veda, a tal proposito, l’Allegato 2 della Delibera citata).
Legge Regionale del 18 dicembre 2008, n. 66, “Istituzione del fondo regionale per la non autosufficienza”.
Vedi anche:
Simona Lancioni, Toscana: nuovo Atto d’indirizzo per i progetti di Vita Indipendente, «Informare un’h», 6 gennaio 2016 (ultimo aggiornamento: 7 gennaio 2019).
Sezione del centro Informare un’h in tema di «Vita indipendente e non autosufficienza».